Il Body Shaming è una forma di bullismo verbale che si concretizza nell’atto di deridere, umiliare, criticare e valutare le persone solo per l’aspetto fisico, e comporta un forte impatto psicologico, sociale e tutti ne siamo coinvolti
- vivere in una società attuale, comporta essere sempre esposti a immagini di corpi apparentemente perfetti, che non tollerano imperfezioni;
- non corrispondere a questi modelli di bellezza ideale, significa diventare delle “vittime” di derisione da parte dell’altro “body shaming”, portando ripercussioni sulla salute fisica e psicologica;
- Il body shaming si può manifestare in diversi modi, ad esempio:
- criticando il proprio aspetto e comparandolo con quello altrui;
- criticando apertamente l’aspetto di qualcun altro;
- criticando l’aspetto di qualcuno che non si conosce;
In generale queste modalità sono accomunate dall’idea che le persone debbano essere giudicate prevalentemente per il loro aspetto fisico (Vargas, 2017). L’essere valutati sulla base di canoni estetici preimpostati rischia di generare un vortice di emozioni e stati d’animo come vergogna, ansia e rabbia legati alla paura di essere rifiutati e non accettati (Cash e Pruzinsky, 2002; Gam et al., 2020).
Altre definizioni… Cos’è e cosa significa?
Si tratta “giudicare le forme del corpo delle persone”, criticandole, in particolare attraverso il web e i social network. Una tendenza imbarazzante ed inaccettabile da parte dell’altro, già, perché anche quei commenti che sembrano “innocui”, in verità andrebbero evitati e combattuti in tutte le loro forme.
Esempi: “ti si vede la cellulite” “come le sta male quel vestito, dovrebbe coprirsi” sono solo alcuni dei giudizi più comuni.
Qual è il problema?
Non è questione di criticare e basta, anche un “ti vedo dimagrita/o” può diventare una sentenza giudicante e non richiesta se affermato fuori luogo o fuori contesto. E se quella persona fosse dimagrita a causa di un periodo particolarmente difficile? Parlando del suo aspetto esteriore non faremmo altro che ricordare il cambiamento, rischiando così di provocare dolore e certamente invadenti.
Body shaming e adolescenza
Il fenomeno del body shaming ha un forte impatto psicosociale e negli adolescenti creando ritiro dall’ambiente sociale, un rifiuto a comunicare e ad interagire con gli altri (Lestari, 2019). Oltre alle importanti ripercussioni sull’autostima, gli studi fino ad oggi condotti hanno riportato una serie di problematiche legate al body shaming che possono favorire l’insorgenza di veri e propri disturbi mentali (Cash e Pruzinsky, 2002; Lestari, 2019). Ricerche in letteratura hanno rivelato in tal senso correlazioni positive tra sentimenti di vergogna e una cattiva salute psicologica (Eisenberg, Neumark-Sztainer e Story, 2003; Grabe, Hyde e Lindberg, 2007; Noll e Fredrickson, 1998).
Bodyshaming e DCA
- Essere desiderati solo perché conforme agli standard estetici veicolati dalla società, porta il soggetto ad un’inesorabile spinta per il raggiungimento di una forma fisica ideale. I teorici dell’emozione, a tal proposito, sostengono che la vergogna motiva il soggetto a cambiare quegli aspetti del sé, che non sono all’altezza degli ideali interiorizzati (Lewis, 1992; Noll e Fredrickson, 1998; Scheff, 1988).
- Il peso e il corpo assumono un ruolo centrale nei DCA, nell’anoressia e nella bulimia nervosa, in cui diete, digiuni e/o condotte compensatorie (come vomito, iperattività, uso di lassativi) vengono messi in atto per prevenire l’aumento di peso.
- Quando si è vittime di body shaming, si puo’ cadere in questi disturbi, in cui i livelli di autostima sono influenzati dalla ricerca della perfetta forma corporea (APA, 2013).
- Secondo una prospettiva emozionale, la messa in atto di comportamenti alimentari non salutari permetterebbe, nell’ottica del disturbo, di affievolire la vergogna del corpo derivante dall’insoddisfazione per le sue dimensioni.
- Le strategie di modificare l’aumento di peso, possono aumentare il senso di fallimento per la mancata perfezione corporea, amplificando il senso di vergogna;
- Lo stesso effetto lo avranno anche i fallimenti nel dimagrimento o nel mantenimento di peso;
- Il rischio è quello di favorire l’instaurarsi di un circolo vizioso in cui l’incapacità di soddisfare gli ideali del corpo così come gli sforzi nel perdere peso, alimentano e (Moradi, Dirks e Matteson, 2005; Noll e Fredrickson, 1998) aggravano il vissuto di vergogna
- In tal senso il body shaming potrebbe avere un ruolo importante nell’innesco di questa spirale di vergogna in cui è facile rimanere intrappolati, con gravi ripercussioni per la salute mentale e fisica.
Bodyshaming e i social network
Il ruolo dei social network sul body shaming
- Il body shaming ècome un comportamento sociale rispetto al peso corporeo, alla corporatura e all’aspetto esteriore di se stessi e degli altri (Gilbert, 2007).
- La crescente popolarità dei social media e la divulgazione di un modello di corpo ideale a cui ispirarsi, rischiano di generare aspettative irrealistiche dell’apparire.
- Particolarmente sensibili a questo tipo di messaggi sono gli adolescenti, non solo perché maggiormente esposti ai social media, ma soprattutto per il profondo periodo di trasformazione che si trovano a dover affrontare (Gam, Singh, Manar, Kar e Gupta, 2020).
- Il passaggio dall’infanzia all’età adulta è segnato da cambiamenti nello sviluppo fisico, sessuale, cognitivo, psicologico e sociale. Questi anni delicati e tumultuosi possono avere conseguenze a lungo termine.
- L’eccessiva attenzione posta sulla forma fisica e sull’apparenza estetica potrebbe portare a vedere se stessi come un oggetto (Grabe et al., 2007). Particolarmente sensibili alla cosiddetta ‘‘auto-oggettivazione’’ sono gli adolescenti, che in un corpo in costante cambiamento sentono di vivere sotto i riflettori di società che suggerisce ‘‘migliori modi di apparire’’
- La tendenza di oggi è il continuo confronto con l’altro.
- Ci si confronta con i modelli proposti da social e media e quello che ne risulta è che si diventa sempre più giudici spietati di se stessi e degli altri.
- Quello che ci sfugge è che siamo tutti uguali.
- Tutti con le stesse insicurezze e dubbi che caratterizzano l’animo umano, tutti con lo stesso grado di vergogna quando veniamo additati.
- Numerose ricerche suggeriscono che durante la pubertà il corpo delle ragazze, più che dei ragazzi, si allontani dall’ideale di bellezza proposto dai canoni estetici.
Questo contribuirebbe a vivere maggiore insoddisfazione corporea, una delle cause degli alti tassi di depressione riscontrati tra le ragazze durante l’adolescenza (Nolen-Hoeksema, 1994; Stice, Hayward, Cameron, Killen e Taylor, 2000). La vergogna nel mostrare un corpo non desiderabile porta l’adolescente allo sviluppo di disturbi depressivi (Grabe et al., 2007).
Alla luce di queste considerazioni appare necessario porre attenzione al fenomeno crescente del body shaming, tenendo a mente il potenziale effetto dei modi ideali di apparire sul benessere e sulla salute fisica e mentale degli individui, soprattutto degli adolescenti.